E’ il paese delle ciliegie, un borgo da non perdere per una gita golosa

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
30/05/2024

E' davvero incantevole e una meta ideale per chi è in cerca di una meta golosa da visitare in questo periodo...

E’ il paese delle ciliegie, un borgo da non perdere per una gita golosa

Maggio è un mese davvero goloso. Dopo aver visto ad aprile sbocciare fiori di pesco, di mandorlo e di ciliegio ora è il momento di raccogliere i frutti. Non sono pochi i borghi che sono stati protagonisti di meravigliose fioriture il mese scorso e ora promettono di regalare dei frutti davvero golosi. In Italia i borghi dove assaggiare le ciliegie sono diversi, il più famoso è sicuramente Vignola, ma insieme a lui c’è anche qualche altro piccolo centro che si trova sparso per la nostra penisola dove assaggiare questo goloso frutto. Uno in particolare vede questo frutto così protagonista tanto da essere proprio chiamato il Paese delle Ciliegie.

E’ in Piemonte che si trova il borgo delle Ciliegie

Si trova poco lontano da Torino ed è conosciuto proprio per essere una delle culle più impiortanti per la produzione di ciliegie, stiamo parlando di Pecetto Torinese. Qui questo goloso frutto è un vero protagonista sin dall’inizio del 1900 quando vennero introdotte nei campi diverse varietà di ciliegie. E’ qui che fu aperto il Mercato delle Ciliegie, tuttora esistente, un momento importante anche per le vendite all’ingrosso. E’ molto particolare questo momento perche a differenza di un mercato normale non è aperto di mattino ma solo di pomeriggio e vede il ritrovo di negozianti torinesi che arrivano a comprare per poi rivenderle direttamente o indirettamente nel mattino seguente al consumatore nei negozi o nei mercati rionali. Tutta la vita economica, ma anche quella culturale ruota intorno a questo frutto, vengono infatti organizzate iniziative tour gastronomici ed una Festa che è un appuntamento imperdibile per degustare e acquistare le tante varietà.

Cosa vedere e fare a Pecetto Torinese

 

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Il borgo storico si trova 400 m s.l.m., in una posizione isolata rispetto al colle dell’Eremo e a quello della Maddalena. Domina questo piccolo borgo è la Parrocchiale di Santa Maria della Neve che venne costruita dal 1739 al 1742 e rappresenta il primo edificio progettato dall’architetto Bernardo Antonio Vittone e a farne da migliore esempio di edificio storico la chiesa di San Sebastiano in stile metà romanico e il gotico, all’ interno del quale sulla parete destra si trova uno splendido e dettagliato affresco raffigurante la Natività, opera del pittore Jacopino Longo. Non deve mancare una visita Villa Sacro Cuore, un punto eccezionale per ammirare il panorama mozzafiato. Gli amanti della storia a Pecetto Torinese trovano una testimonianza davvero interessante, l’ area del Bric San Viter, un sito archeologico dove sorgeva un villaggio abitato fin dalla tarda età del Ferro. Nelle vicinanze sono stati rinvenuti diversi reperti tra cui ceramiche d’uso comune e nobiliare e alcune pedine del gioco degli scacchi. Chi invece ama passeggiare e conoscere percorso naturalistici Pecetto Torinese è una meta importante per scoprire un territorio meraviglioso. Bellissimo è il cammino che  dall’Eremo dei Camaldolesi conduce ai Tetti Forni. Questo percorso segue le pendici della vetta del Bric della Croce ed è un’area incontaminata, dove si trovano sorgenti spontanee e boschi. Lungo questo percorso è possibile ammirare un antico esemplare di castagno.

La Festa delle Ciliegie a Pecetto Torinese

 

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Se avete in programma di fare una gita a Pecetto Torinese questo è davvero il momento giusto per farlo. E’ proprio questo week end che si svolge la tradizionale festa delle Ciliegie che richiama sempre un pubblico molto ampio. Il borgo in questa occasione è un tripudio di colori e sapori che affascina e diverte. Quest’anno addirittura si terrà la 109° edizione, una festa storica dunque il cui primo documento risale al 1800 che vedrà in scena una suggestiva mostra mercato che ospiterà tutti i produttori della zona e associazioni di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici piemontesi. Tutto inizia il 31 maggio e finisce il 2 giugno: passeggiate nei frutteti, cena in dress code rosso sono solo due degli appuntamenti di questa festa cosi gustosa e colorata.