TAG Heuer X Kith: gli Orologi must della Collab

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
11/05/2024

TAG Heuer e Kith insieme hanno fatto qualcosa di veramente speciale. Ecco gli orologi della collezione dedicati alla Formula 1 che ci riporta nei mitici eighties...

TAG Heuer X Kith: gli Orologi must della Collab

Ok, forse siamo davanti alla collab dell’anno, e i suoi orologi sono a dir poco spaziali. Stiamo parlando del matrimonio tra TAH Heuer e Kith, che ha dato vita a una collezione limitata ispirata alla Formula 1 semplicemente imperdibile per gli appassionati delle corse su quattro ruote e dei segnatempo di gran valore. Ma a rendere unica questa edizione speciale non sono solamente i due brand, né tantomeno la sua ispirazione racing, con tanto di lancio pubblicitario con il re del circus Max Verstappen. Quando si parla di accessori del genere, infatti, il design e l’estetica sono i primi fattori che interessano, i più importanti insomma; e anche su questo campo, o meglio ancora su questo circuito, tanto per rimanere in tema automobilismo, il progetto a due in questione semplicemente non delude. No, non delude mai, e allora eccoli gli orologi TAG Heuer x Kith, e soprattutto ecco perché ci riporteranno nei mitici eighties

La F1 degli anni ’80 rivisitata da TAG Heuer e Kith

Pochi giorni fa su Il Foglio, il quotidiano italiano diretto da Claudio Cerasa, è apparso un articolo a firma di Michele Masneri, forse il più attento osservatore della nostra società, intitolato “Metti Netflix nel motore. Ferrari, gran premi, ricordi di Ayrton Senna”. Un trattato, più che un semplice articolo, che analizzava il rapporto moderno dell’uomo, ma anche della politica, con il settore dell’automotive. Dalle paure, o meglio ancora gli allarmismi dell’inquinamento, i motori elettrici, gli slogan della Lega di Matteo Salvini, la differenza tra chi guida una vettura tradizionale e quindi inquinante e i fanatici delle emissioni zero, Elly Schlein e Piero Fassino, Roberto Parodi, le nuove città 30, le restrizioni sui SUV presenti a Parigi, e poi il ricordo di Ayrton Senna. Insomma, un calderone in cui ha trovato spazio qualsiasi tematica riguardante le quattro ruote. E poi il grande dubbio che sorge leggendo lo scritto di Masneri: ma l’auto è passata di moda o appena tornato a esserlo?

Il giornalista fa l’esempio del rinnovato successo della F1, sia su Netflix con la serie di successo chiamata Drive to Survive, sia negli Stati Uniti d’America in cui il circus è diventato una nuova ossessione, dopo che per anni, scrive Masneri, “era considerato come una bizzarria europea, con eventi tenuti in posti esotici come Montecarlo o l’Azerbaigian”. Quindi sembrerebbe che l’auto, e soprattutto le velocissime monoposto guidate dai piloti professionisti che guadagnano milioni e milioni di euro ogni anno, sia definitivamente tornata di moda. Beh, a dire il vero ce n’eravamo accorti anche noi, e forse Masneri avrebbe dovuto guardare, come abbiamo fatto noi, a questa super collezione di orologi firmati TAG Heuer x Kith per aprire gli occhi.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TAG Heuer (@tagheuer)

Si tratta di un’edizione a dir poco speciale che omaggia “Series 1” la prima vera collezione realizzata nel lontano 1986 che guardava allo stesso modo a quell’universo fatto di gran premi della domenica (anche se adesso si corre anche di sabato), di rombi, di gomme bruciate e di tutte queste caratteristiche che fanno salire l’adrenalina agli amanti dei motori. Un salto indietro di trentotto anni, quando la F1 era un mondo completamente diverso da quello odierno; e quando addirittura lo stesso mondo era un mondo completamente diverso da quello di oggi. Quindi, di conseguenza anche gli orologi in questione hanno seguito lo stesso ciclo. Cambiati, sì; ma sempre iconici.

Questi sono i colori (e le lancette) dei mitici eighties

Parlavamo di cambiamenti; beh, nel 1986 la collezione di orologi divenuta iconica proponeva una scelta su ben venti diverse colorazioni, e soprattutto il prezzo era accessibile. Dimensione della cassa pari a 28 millimetri, un modello perfetto per i ragazzi, per chi cercava qualcosa di pop e “easy” ma allo stesso tempo collezionabile, alla mo’ degli Swatch moderni (e non solo), e per chi non voleva spendere troppo. La produzione è andata avanti per dieci anni, e di questi segnatempo ne sono stati venduti la bellezza di tre milioni. Ecco, è da qui che è partito Ronnie Fieg (fondatore di Kith) per riportare in vita un mito dell’orologeria.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Kith (@kith)

La nuova edizione propone, invece, dieci colorazioni differenti, una cassa più grande da 35 millimetri, ma soprattutto un prezzo tutt’altro che accessibile. Beh, aumentano le dimensioni, dimezzano i colori, ma il prezzo esplode letteralmente. Adesso, se si vuole portare a casa un prototipo di questa meravigliosa collab TAG Heuer x Kith, bisognerà sborsare la bellezza di 1.550 euro.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TAG Heuer (@tagheuer)