I diamanti neri presentano non poche difficoltà di taglio a causa della loro estrema durezza. Secondo la più recente teoria, essi avrebbero un'origine extraterrestre e sarebbero caduti sulla Terra alcuni miliardi di anni fa, racchiusi in meteoriti. Il primo significativo utilizzo dei diamanti neri nella gioielleria avvenne solo verso l'inizio degli anni novanta del 1900: fra i primi a montarli fu Pam Grantham, una disegnatrice inglese moglie di un alto dirigente della De Beers. L'impiego in gioielleria che si fa ai giorni nostri è limitato alle pietre perfettamente calibrate e di piccola caratura incastonate a pavé su pezzi a tiratura limitata, al fine di accentuare il contrasto con altre gemme e per ottenere sorprendenti effetti policromi.
I diamanti neri sono rari e non sono mai stati trovati al di fuori del Brasile o della Repubblica Centrafricana.
Forse non tutti sanno che, oltre ai diamanti più conosciuti, esiste il carbonado, un diamante nero riscoperto nel mercato della vendita di gioielli solo da pochi decenni.
Il diamante nero è relegato nell'ambito di creazione di tennis e anelli trilogy o comunque gioielli con pietre di piccola/media caratura.
Meglio conosciuto come "diamante nero", è una pietra policristallina di colore nero e altamente porosa.
I diamanti si distinguono per il loro colore, che è la prima caratteristica che risalta.
I bracciali tennis con diamanti neri sono oggigiorno simbolo di stile e rara bellezza.
I diamanti costano in base ad una tabella internazionale chiamata Rapaport, che li suddivide in fasce di grandezza e di qualità.
La sua rara commercializzazione oltre che alla difficoltà di lavorazione e alla sua difficile reperibilità, è dovuta probabilmente, anche al suo colore scuro.
Piccole inclusioni minerali nella pietra conferiscono al diamante le tonalità scure.
Le caratteristiche tecnico-commerciali più importanti per un diamante sono peso, colore, limpidezza e taglio.
Questo tipo di diamanti sono utilizzati in diversi modelli e creazioni nell'industria dei gioielli ma trovano più frequentemente applicazione nel settore industriale.
Approssimativamente il 49% dei diamanti è originario dell'Africa centrale e meridionale.
Il diamante può essere incolore, o presentarsi in alcune sfumature, incluse quelle non appartenenti alla gamma spettrale del grigio, del marrone e del nero.
L'origine del carbonado è controversa e sono state proposte diverse ipotesi.
Uno studio sulla sua provvenienza sembra escludere che le condizioni terrestri possano essere compatibili con la sua formazione, ma sarebbe stato il risultato di un'esplosione di una Supernova.
Il carbonado, chiamato anche diamante nero, è un diamante policristallino che all'apparenza è nero e altamente poroso.
Diamanti dall'aspetto nero o carbonato, non sono realmente neri, ma contengono numerose incursioni scure che danno alle pietre un aspetto nero.
I diamanti neri non rispettano le regole convenzionali di mineralogia.
Nel 2006, gli scienziati Jozsef Garai e Stephen Haggerty hanno suggerito che i diamanti neri abbiano origini extraterrestri.
I solitari arricchiti con altre pietre hanno una pietra principale, e altre più piccole.
Un certificato o rapporto gemmologico di un diamante è come la sua impronta digitale.
I diamanti colorati contengono delle impurità o dei difetti strutturali che ne causano la colorazione.
I diamanti "neri" non sono veramente tali, ma piuttosto contengono numerose inclusioni che danno alla gemma il loro aspetto scuro.
In India, i diamanti neri sono stati associati ai serpenti perché sembravano assomigliare agli occhi di un serpente.